L’intervista, intesa come genere giornalistico, che nasce dall’incontro di due voci andando a conservare la traccia di quel dialogo, raccontando una storia in modo unico.
Da sempre le redazioni considerano l’intervista uno degli strumenti più efficaci per restituire un ritratto autentico: l’imprenditore che racconta una scelta coraggiosa, lo stilista che spiega l’origine di una collezione, il medico che svela la fatica del proprio lavoro.
Nel 2025, tra feed che scorrono a velocità insostenibile e messaggi pubblicitari che si confondono l’uno con l’altro, l’intervista si mantiene uno spazio di resistenza e di profondità.
È sul desiderio di creare dei racconti autentici che il sito Intervista.it, testata giornalistica registrata a Torino, attraverso il formato intervista cerca di parlare anche alle imprese e ai professionisti, senza snaturarne l’essenza.
Quando l’intervista incontra il branding
Le aziende hanno iniziato a comprendere che i mercati si conquistano anche attraverso le narrazioni, non solo con il prezzo o la performance di un prodotto.
Un’intervista, in questo senso, permette di far emergere la storia di un brand: le scelte etiche, i percorsi professionali, persino le contraddizioni che lo hanno reso più forte.
Rispetto alla comunicazione tradizionale, l’intervista non impone un messaggio preconfezionato, ma apre uno spazio di fiducia.
Il lettore non ha la sensazione di trovarsi davanti a un contenuto pubblicitario, ma a una testimonianza diretta.
Per questo il formato dialogico è diventato negli ultimi anni un vero e proprio strumento di branding: mostra volti, restituisce parole, lascia emergere valori.
L’intervista per raccontarsi in modo autentico
Il 2025 è un anno che impone alle imprese un cambio di passo, la sovrabbondanza di contenuti digitali ha ridotto drasticamente i tempi di attenzione: scrollare è diventato un gesto riflesso, quasi automatico.
Ecco perché per distinguersi non sono i messaggi più aggressivi, ma quelli che riescono a trattenere lo sguardo e a stimolare una riflessione.
Ecco perché le aziende che scelgono il linguaggio dell’intervista compiono un gesto controcorrente. Decidono di raccontarsi in profondità, senza inseguire la viralità a ogni costo.
Il risultato non è soltanto una visibilità immediata, ma la costruzione di un capitale reputazionale che dura nel tempo.
Un’intervista ben condotta rimane consultabile, citabile, condivisibile anche a distanza di mesi, a differenza di molti contenuti effimeri che popolano i social network.
Il modello di Intervista.it
Il progetto editoriale di Intervista.it nasce con l’intento di restituire valore al genere e, al tempo stesso, offrire a imprese e professionisti uno strumento di comunicazione autentico.
Non si tratta di adattare le interviste a logiche pubblicitarie, ma di mantenere intatto il rigore giornalistico e inserirlo in un contesto nuovo, capace di rispondere alle esigenze della comunicazione contemporanea.
Le conversazioni pubblicate sulla rivista vengono curate in ogni dettaglio: dalla scelta dell’interlocutore al taglio narrativo, fino alla capacità di restituire non soltanto le parole, ma anche l’atmosfera di chi le pronuncia.
Ciò che interessa non è la quantità di contenuti, ma la loro qualità, perché la credibilità nasce dalla selezione accurata e dalla profondità del racconto.
Il valore aggiunto è la visibilità acquisita che si fonda sulla coerenza e sulla fiducia, elementi difficili da ottenere con altri strumenti.
Perché il racconto diretto funziona
Chi legge un’intervista coglie dettagli che un semplice articolo non può fornire, grazie a un tono di voce autentico, apparentemente secondari, sono proprio quelli che generano empatia.
Un manager che ammette le difficoltà di un percorso, un designer che racconta l’origine intima di una collezione, un medico che descrive le paure dei pazienti: tutto questo restituisce umanità, e l’umanità è ciò che rende una narrazione memorabile.
Per le aziende, accettare di raccontarsi in questo modo significa rinunciare al controllo totale sul messaggio, ma guadagnare in autenticità.
Ed è proprio questa autenticità che oggi rappresenta il bene più raro, perché non si può costruire artificialmente: che emerge da una voce, da un’esperienza reale, da un racconto vivido.
Autorevolezza e innovazione insieme
Intervista.it vuole collocarsi esattamente a metà strada tra due mondi, da una parte il giornalismo, con le sue regole di trasparenza e il suo bisogno di restituire fedelmente ciò che viene detto; dall’altra il branding, che ricerca strumenti nuovi per posizionarsi e distinguersi.
Unire queste due dimensioni significa proporre un linguaggio che non tradisce la sua origine giornalistica, ma che allo stesso tempo risponde alle esigenze di imprese e professionisti.
Questo permette di rendere la comunicazione aziendale come occasione di racconto autentico.
Un complemento capace di restituire spessore, credibilità e continuità, con un racconto a metà strada tra il giornalismo e il branding, due mondi che, insieme, possono restituire al pubblico la forza di una comunicazione più matura, più consapevole e soprattutto più umana.